Area Fiscale – Decreto-Legge 22/03/2021, n. 41 – cd “Decreto Sostegni”
Con il D.L. del 22/03/2021 n. 41 (c.d. decreto “Sostegni”), pubblicato in G.U. in medesima data, sono state emanate ulteriori misure urgenti per imprese, operatori economici, lavoratori e famiglie a causa dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus (Covid-19).
Di seguito vengono analizzate le principali novità di interesse. Ad ogni modo si ricorda che il DL in commento è in corso di conversione in legge e quindi le relative disposizioni sono suscettibili di modifiche ed integrazioni.
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1. Contributo a fondo perduto
L’art. 1 del DL cit. prevede un nuovo contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva:
− che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario;
− residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.
Sono in ogni caso esclusi dal contributo:
− i soggetti la cui attività risulti cessata al 23/03/2021;
− i soggetti che hanno attivato la partita Iva dal 24/03/2021.
1.1 Condizioni
Il contributo spetta a condizione che:
− i ricavi/compensi del 2019 non siano superiori a 10 milioni di euro;
− l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 (requisito non richiesto per chi ha iniziato l’attività dal 01/01/2019).
1.2 Misura del contributo
L’ammontare del contributo è calcolato applicando le seguenti percentuali alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e quello del 2019:
− 60%, per soggetti con ricavi/compensi 2019 non superiori a 100.000 euro;
− 50%, per soggetti con ricavi/compensi 2019 compresi tra 100.000 e 400.000 euro;
− 40%, per soggetti con ricavi/compensi 2019 compresi tra 400.000 e 1 milione euro;
− 30%, per soggetti con ricavi/compensi 2019 compresi tra 1 e 5 milioni di euro;
− 20%, per i soggetti con ricavi/compensi 2019 tra 5 e 10 milioni di euro.
Il contributo non può comunque superare 150.000 euro.
È inoltre previsto un contributo minimo, pari a:
− 1.000 euro, per le persone fisiche;
− 2.000 euro, per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
1.3 Modalità di riconoscimento
Il contributo è riconosciuto previa presentazione di un’apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate, le cui modalità e termini di presentazione sono stati definiti con il provv. 23/03/2021 n. 77923.
In particolare, l’istanza deve essere presentata:
− dal 30/03/2021 al 28/05/2021;
− mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate ovvero mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
Il contributo, a scelta del contribuente, può essere alternativamente riconosciuto:
− direttamente tramite bonifico da parte dell’Agenzia delle Entrate;
− sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare in compensazione mediante il modello F24.
2. Contributo a fondo perduto per riduzione del canone di locazione
A fini di coordinamento tra norme, l’art. 42 co. 8 del DL 41/2021 abroga i commi della legge di bilancio 2021 (L. 178/2020) che prevedevano una duplicazione del contributo a fondo perduto per il locatore di immobile (adibito ad abitazione principale dal conduttore) situato in un comune ad alta tensione abitativa che riduce il canone di locazione, già previsto dall’art. 9-quater del DL 137/2020 (c.d. “Ristori”), conv. L. 176/2020.
Di conseguenza, resta in vigore la sola misura di cui all’art. 9-quater del DL 137/2020, in base al quale il contributo spetta se:
− il locatore concede una riduzione del canone;
− la locazione è di tipo abitativo e ha ad oggetto un immobile ubicato in un Comune ad alta tensione abitativa, rientrante nell’elenco approvato dal CIPE con la deliberazione 13/11/2003 n. 87;
− l’immobile concesso in locazione è adibito dal conduttore ad abitazione principale;
− il contratto è in essere alla data del 29/10/2020 (requisito che non era richiesto dalla legge di bilancio 2021).
In presenza di queste condizioni, il locatore ha diritto a un contributo pari al 50% della riduzione del canone, nel limite annuo massimo di 1.200 euro, in base alle risorse disponibili.
Ai fini del riconoscimento del contributo in esame, con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate saranno stabilite le modalità di effettuazione di un’apposita comunicazione telematica all’Agenzia e le altre disposizioni attuative dell’agevolazione.
3. Contributo a fondo perduto per gli operatori dei centri commerciali – abrogazione
Viene abrogato il contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 co. 14-bis e 14-ter del D.L. 137/2020 convertito (c.d. “Ristori”), in favore degli operatori con sede nei centri commerciali e degli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande.
4. Agevolazione per le imprese di pubblico esercizio
Modificando l’art. 9-ter del D.L. 137/2020 (c.d. “Ristori”), conv. L. 176/2020, vengono prorogate le agevolazioni che erano state previste per il sostegno delle imprese di pubblico esercizio.
4.1 Esenzione dal “canone unico”
Dal 01/01/2021 al 30/06/2021 (il termine era precedentemente fissato al 31/03/2021) sono esonerati:
− dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (c.d. “canone unico”), disciplinato dall’art. 1 co. 816 – 847 della L. 160/2019, le imprese di pubblico esercizio di cui all’art. 5 della L. 287/91, titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico;
− dal pagamento del canone di concessione disciplinato dall’art. 1 co. 837 della L. 160/2019, i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio di attività commerciali su aree pubbliche di cui al D.Lgs. 114/98.
4.2 Esenzione dall’imposta di bollo per le nuove concessioni per l’occupazione del suolo pubblico
Dal 01/01/2021 al 31/12/2021 (il termine era precedentemente fissato al 31/03/2021), non è dovuta l’imposta di bollo di cui al DPR 642/72 sulle domande di nuove concessioni per l’occupazione del suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse, presentate per via telematica, mediante istanza all’ufficio competente dell’ente locale, con allegata la sola planimetria in deroga al DPR 160/2010.
4.3 Esclusione di autorizzazioni per i dehors
Al solo fine di favorire il rispetto delle disposizioni sul distanziamento, dal 01/01/2021 e comunque non oltre il 31/12/2021, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte delle imprese di pubblico esercizio di cui all’art. 5 della L. 287/91, di strutture amovibili (dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni), purché funzionali all’attività svolta, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli artt. 21 e 146 del D.Lgs. 42/2004.
5. Cartelle di pagamento e accertamenti esecutivi – proroga dei termini di versamento
Le somme intimate tramite cartella di pagamento devono essere versate nei 60 giorni successivi alla data di notifica della cartella stessa.
Per effetto dell’art. 4 del DL 41/2021, i pagamenti i cui termini scadono dall’08/03/2020 al 30/04/2021 devono avvenire, in unica soluzione, entro la fine del mese successivo, cioè entro il 31/05/2021.
Prima del DL 41/2021, il termine finale del periodo di sospensione era il 28/02/2021 e il pagamento sarebbe dovuto avvenire entro il 31/03/2021.
Entro il 31/05/2021 le somme non devono, necessariamente, essere pagate tutte in unica soluzione, in quanto è possibile chiederne la dilazione.
Durante il periodo di sospensione non vengono notificate le cartelle di pagamento.
5.1 Avvisi di addebito Inps
Le somme che devono essere pagate a seguito di avviso di addebito INPS, se scadono dall’08/03/2020 al 30/04/2021, vanno pagate in unica soluzione entro il 31/05/2021, rimanendo ferma la possibilità di chiedere la dilazione.
5.2 Accertamenti esecutivi
Il DL 41/2021 prevede espressamente che se le somme intimate con accertamento esecutivo scadono dall’08/03/2020 al 30/04/2021, il pagamento può avvenire entro il 31/05/2021.
Ciò vale quindi per gli accertamenti in materia di imposte sui redditi, Iva e Irap e in materia di fiscalità locale.
Va detto che secondo la censurabile opinione dell’Agenzia delle Entrate la sospensione predetta non riguarda il pagamento che va eseguito a seguito di notifica dell’accertamento esecutivo, ma i pagamenti (che peraltro non hanno veri e propri termini) delle somme dopo che sono state affidate in riscossione.
5.3 Rate da dilazione dei ruoli
Le rate inerenti a dilazioni di somme iscritte a ruolo, oppure derivanti da accertamenti esecutivi e avvisi di addebito Inps, scadenti dall’08/03/2020 al 30/04/2021, vanno pagate in unica soluzione entro il 31/05/2021.
6. Rate da “rottamazione dei ruoli” e da “saldo e stralcio degli omessi versamenti” – proroga di versamento
Per effetto del DL 41/2021 vengono posticipate le rate derivanti dalla “rottamazione dei ruoli” (inclusa la rottamazione dei ruoli inerente a dazi doganali/Iva all’importazione) e del c.d. “saldo e stralcio degli omessi versamenti”.
Il pagamento, senza subire alcuna decadenza e aggravio di sanzioni e interessi, può avvenire:
− entro il 31/07/2021, per le rate scadute nel 2020;
− entro il 30/11/2021, per le rate in scadenza il 28/02/2021, il 31/03/2021, il 31/05/2021 e il 31/07/2021.
Prima del DL 41/2021, il pagamento delle rate scadute nel 2020 sarebbe dovuto avvenire entro il 01/03/2021.
Le rate prorogate non possono essere oggetto di ulteriore dilazione, ma si applica il “periodo di tolleranza” di 5 giorni.
7. Annullamento automatico dei ruoli sino ad euro 5.000
Per effetto dell’art. 4 DL 41/2021 sono annullati automaticamente i ruoli 2000-2010 consegnati agli Agenti della Riscossione, di natura tributaria, contributiva o di altra natura.
Rientrano nell’annullamento automatico i ruoli che al 23/03/2021 hanno un importo residuo sino a 5.000 euro.
Può anche trattarsi dei ruoli che sono stati oggetto di precedente “rottamazione” o di “saldo e stralcio degli omessi versamenti”.
Si rinvia ad un decreto ministeriale per la disciplina delle modalità attuative.
7.1 Ambito applicativo
Nell’annullamento sono compresi i ruoli di qualsiasi natura, tributaria, contributiva e non.
Ad esempio, può trattarsi di imposte, di contributi previdenziali spettanti all’Inps o alle Casse di previdenza, o di sanzioni per violazioni del Codice della strada.
Sono escluse le (residuali) fattispecie indicate dalla norma, come ad esempio dazi doganali e Iva all’importazione.
7.2 Requisiti reddituali
Possono beneficiare dell’annullamento solo i contribuenti (persone fisiche, società, altri enti) che hanno conseguito un reddito imponibile sino a 30.000 euro nell’anno 2019 (dichiarazioni da presentare nel 2020).
8. Definizione degli avvisi bonari
L’art. 5 del DL 41/2021 prevede una definizione degli avvisi bonari, derivanti da liquidazione automatica della dichiarazione dei redditi e Iva, relativi al periodo d’imposta:
− 2017, elaborati al 31/12/2020, ma che a tale data non sono ancora stati inviati ai contribuenti per effetto delle sospensioni intercorse;
− 2018, i quali saranno elaborati entro il 31/12/2021.
Il contribuente che aderisce alla definizione deve pagare la totalità delle imposte e degli interessi e beneficia dello stralcio delle sanzioni da omesso versamento (del 30% per le imposte) e delle somme aggiuntive per i contributi previdenziali.
La possibilità di beneficiare della definizione sarà comunicata dall’Agenzia delle Entrate in sede di notifica dell’avviso bonario.
8.1 Presupposti per la definizione
Per poter accedere alla definizione agevolata, è necessario:
− essere titolari di una partita Iva attiva al 23/03/2021;
− aver subito nel periodo d’imposta 2020 una riduzione del volume di affari maggiore del 30% rispetto al volume di affari del periodo d’imposta 2019.
Per i soggetti che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione Iva, il parametro di riduzione del volume di affari viene determinato facendo riferimento all’ammontare dei ricavi o compensi risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata per il periodo d’imposta 2020.
8.2 Ambito oggettivo della definizione
La definizione ha ad oggetto Iva, imposte sui redditi e contributi dovuti a seguito della liquidazione delle dichiarazioni.
Sembra che, in via eccezionale, la definizione riguardi anche i contributi previdenziali determinati nell’ambito della dichiarazione dei redditi (si pensi alla Gestione Artigiani e commercianti e alla Gestione Separata Inps), sebbene vengano per legge riscossi autonomamente dall’Inps e non dall’Agenzia delle Entrate.
Tale aspetto potrebbe essere chiarito nei provvedimenti attuativi della definizione, che saranno emanati dall’Agenzia delle Entrate.
9. Blocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni
Gli enti e le società a prevalente partecipazione pubblica, prima di effettuare pagamenti di importo superiore a 5.000 euro, devono verificare presso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione se il creditore risulta moroso.
In caso affermativo, l’ente pubblico deve sospendere il pagamento sino a concorrenza della morosità e l’Agente della Riscossione deve notificare un atto di pignoramento presso terzi.
Per effetto del DL 41/2021, tale procedura è sospesa sino al 30/04/2021.
Rimangono validi i pignoramenti già eseguiti.
10. Compensazione volontaria con crediti d’imposta
Se il contribuente risulta avere debiti con l’Agente della Riscossione e, nel contempo, domanda un rimborso d’imposta, l’Agente della Riscossione notifica una proposta di compensazione.
Tale procedura è stata sospesa nel corso del 2020 e ora sino al 30/04/2021.
11. Certificazioni Uniche e comunicazione dei dati per la pre-compilazione delle dichiarazioni dei redditi – proroghe
Il DL 41/2021 ha “ratificato” le proroghe dei termini relativi alle Certificazioni Uniche e alla comunicazione dei dati per la precompilazione delle dichiarazioni dei redditi, che erano state anticipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il comunicato stampa 13/03/2021 n. 49.
Sono quindi confermate le proroghe dal 16/03/2021 al 31/03/2021 per:
− la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate e la consegna ai contribuenti delle Certificazioni Uniche 2021 (relative al 2020);
− l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi al 2020 degli oneri deducibili e detraibili da utilizzare per la precompilazione delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2020 (modelli 730/2021 e Redditi PF 2021).
Viene inoltre confermato il differimento dal 30/04/2021 al 10/05/2021 del termine entro cui l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione le dichiarazioni dei redditi precompilate relative al periodo d’imposta 2020 (modelli 730/2021 e Redditi PF 2021).
12. Proroga del termine per la conservazione digitale dei documenti tributari
Con riferimento al periodo d’imposta in corso al 31/12/2019, viene differita di 3 mesi la scadenza per la conclusione del processo di conservazione dei documenti informatici, ai fini della loro rilevanza fiscale, di cui all’art. 3 co. 3 del DM 17/06/2014.
L’adempimento si considera tempestivo se effettuato, al più tardi, nei 3 mesi successivi al termine di cui all’art. 7 co. 4-ter del DL 357/94, ossia entro 6 mesi dal termine di presentazione delle dichiarazioni relative al periodo d’imposta cui i documenti si riferiscono.
Per i soggetti il cui periodo d’imposta coincide con l’anno solare, per i quali il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2019 è scaduto il 10/12/2020, il processo di conservazione dei documenti informatici deve, quindi, concludersi entro il 10/06/2021.
Le ragioni del differimento sono da ricercarsi nelle difficoltà riscontrate dagli operatori, causate dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Per effetto della proroga, i soggetti che usufruiscono del servizio di conservazione delle fatture elettroniche messo gratuitamente a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, potranno procedere all’upload dei file XML, relativi al 2019, che devono ancora essere portati in conservazione, entro il 10/06/2021.
Il sistema prende, infatti, automaticamente in carico i documenti a partire dal giorno successivo a quello di adesione al servizio; pertanto, coloro che hanno aderito a tale servizio nel corso del 2019 e devono ancora procedere al caricamento manuale dei file trasmessi o ricevuti in data antecedente o coincidente con quella di adesione, possono disporre di ulteriori 3 mesi rispetto al termine precedentemente stabilito (10/03/2021).
13. Sospensione attività commerciali / professionali
Qualora siano state contestate, nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dell’obbligo circa il rilascio dello scontrino/ricevuta fiscale compiute in giorni diversi, è disposta la sospensione della licenza o autorizzazione all’esercizio dell’attività o l’esercizio dell’attività medesima per un periodo da 3 giorni a un mese.
Una disposizione simile è contemplata per gli iscritti ad Albi od Ordini professionali, in cui si prevede la sanzione accessoria della sospensione dall’Albo/Ordine.
Dall’08/03/2020 al 31/01/2022 (prima del DL 41/2021 il termine era il 31/01/2021) è sospeso il termine per la contestazione della sanzione nonché per l’esecuzione della sanzione accessoria stessa.
14. Allerta Iva – rinvio dell’obbligo di segnalazione dell’Agenzia delle Entrate
Il DL 41/2021 ha prorogato di un anno l’allerta Iva, con la modifica dell’art. 15 co. 7 del D.Lgs. 14/2019, recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, in vigore dal 01/09/2021.
Per effetto dell’art. 5 co. 14 del DL 41/2021, l’obbligo di segnalazione del creditore fiscale decorre dalle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva, di cui all’art. 21-bis del DL 78/2010, relative al primo trimestre del secondo anno d’imposta successivo - e non più dell’anno d’imposta successivo - all’entrata in vigore (01/09/2021) del Codice.
Pertanto, ai fini dell’allerta Iva, assumeranno rilievo le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva del primo trimestre (gennaio-marzo) 2023.
La misura, secondo la Relazione illustrativa, risponde all’esigenza di evitare un numero eccessivo di segnalazioni anche nei confronti di soggetti potenzialmente beneficiari di interventi di sostegno, attesa la perdurante situazione di crisi emergenziale.
15. Esonero contributivo per le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura
L’art. 19 del DL 41/2021 estende anche al mese di gennaio 2021 l’esonero contributivo di cui all’art. 16-bis del DL 137/2020 (c.d. “Ristori”), riconosciuto in favore di datori di lavoro e lavoratori agricoli autonomi (IAP, coltivatori diretti, mezzadri e coloni) appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
L’agevolazione è riconosciuta nel rispetto di quanto previsto dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea recante un “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” e nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima Comunicazione.
16. Adeguamenti statutari al Codice del Terzo Settore
In considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria, l’art. 14 co. 2 del DL 41/2021 proroga dal 31/03/2021 al 31/05/2021 il termine previsto dall’art. 101 co. 2 del D.Lgs. 117/2017, entro il quale le Onlus, le organizzazioni di volontariato (ODV) e le associazioni di promozione sociale (APS) possono operare determinati adeguamenti statutari al codice del Terzo settore con le maggioranze dell’assemblea ordinaria.
Analogo differimento non è stato introdotto per gli adeguamenti statutari cui sono onerati gli enti dotati della qualifica di impresa sociale di cui al D.Lgs. 112/2017, i quali possono procedervi ricorrendo alle maggioranze semplificate entro il 31/03/2021.
17. Differimento dell’entrata in vigore della riforma dello sport
Il DL 41/2021 dispone che le disposizioni contenute nei decreti attuativi della Riforma dello sport (ossia i D.Lgs. del 28/02/2021 n. 36, 37, 38, 39 e 40) diventano operative dal 01/01/2022.
Resta confermata la decorrenza dal 01/07/2022 per la nuova disciplina del lavoro sportivo.
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Lo Studio resta a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.